La Notte della Taranta: il Salento e la sua magia
Se non avete mai chiesto a un salentino cosa significhi per lui la Notte della Taranta, non fatelo mai. In risposta, infatti, potreste ricevere una faccia sbigottita o una sonora risata. Perché, per un abitante del Salento, la Notte della Taranta è tutto, sfugge a ogni logica, è più di un evento, è un vero modo d’essere e di esprimersi. La Notte della Taranta, istituita nell’ormai lontano 1998, nasce con l’intento di valorizzare l’immenso patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico di una terra ricca e salubre come il Salento, traducendosi nel più grande festival di musica tradizionale dell’Italia meridionale.
Una regione in festa: la Taranta e il suo folklore
Giunta alla sua diciannovesima edizione, anno dopo anno, la Notte della Taranta riesce a stupire sempre di più dell’edizione precedente. E’ una notte magica, quella in cui può succedere davvero di tutto: la musica, i balli, le canzoni popolari e il ritmo della pizzica che risuona per le strade, riescono a catturare un numero sempre crescente di persone, giunte in Salento per respirare quell’aria così densa e carica di promesse come quella della Notte della Taranta. Pur essendo un festival di musica itinerante – composto di sedici tappe, tra cui “Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto e Lecce” – l’evento, che si svolge nel mese di agosto, vede la sua massima concentrazione di pubblico e di festeggiamenti in quel di Melpignano, tappa conclusiva della Notte della Taranta e luogo simbolo del grande Concertone, eseguito dalla grande Orchestra Popolare della Notte della Taranta.
L’evento
Diciassette comuni per diciassette serate all’insegna del divertimento sotto le stelle. Considerato un evento unico nel suo genere, la Notte della Taranta è tra le più significative e interessanti espressioni della cultura popolare in Europa.
Il festival, infatti, nato per proteggere e tramandare i valori del Salento, è andato sempre più arricchendosi, arrivando a fondersi con diverse espressioni culturali e musicali, per uno spettacolo imperdibile. Dalla pizzica alla tarantella, passando per la musica jazz a quella sinfonica con interessanti incursioni nel pop e nel rock, la Notte della Taranta si presenta come un mix esplosivo, caratterizzato dalla voglia di divertirsi e stare insieme, apprendendo nuove usanze e apprezzando diverse culture.
Il Concertone di Melpignano
Ma se volessimo provare a racchiudere l’essenza della Notte della Taranta in una sola parola, questa sarebbe proprio “Corcertone di Melpignano”. Considerato l’evento più atteso dell’estate salentina, il Concertone rappresenta il momento clou dei festeggiamenti, chiudendo le celebrazioni della festa. Il grande concerto di Melpignano, in provincia di Lecce, richiama nel pittoresco comune salentino circa 150.000 turisti, ansiosi di assistere a uno spettacolo altamente emozionante. Quest’anno, per la prima volta nella storia della Notte della Taranta, il concerto sarà diretto da una donna. Ma non una donna qualsiasi, bensì la “Cantantessa” per eccellenza, la divina Carmen Consoli. Alla versatile cantautrice siciliana, infatti, sarà affidato il compito di coordinare la grande Orchestra Popolare della Notte della Taranta e, in qualità di Maestro Concertatore, riuscire a reinterpretare il repertorio classico della tradizionale cultura salentina, con i ritmi e le espressioni della musica internazionale.
La Consoli – che eredita il titolo di Maestro Concertatore da Mauro Pagani e Ludovico Einaudi, solo per fare alcuni nomi – avrà il compito di divertire la piazza, in un crescendo di pizzica, tarantella, tamburelli e folklore salentino.